La Forest Therapy parte dall’amore per la storia della mia città e di tutte quelle persone che quotidianamente incrociano qui da secoli i loro destini. La storia di un territorio infatti non è fatta solo di periodi geologici e specie viventi che lo popolano, ma anche di pensieri, emozioni e convinzioni, poiché è foggiato dalle vicende umane di chi lo abita. Così le nostre singole storie si fondono con il territorio circostante, modellandosi le une sull’altro e viceversa, producendo determinate frequenze vibrazionali, che dipendono quindi anche da noi. Albert Einstein diceva:
“Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere questa realtà.”
L’uomo di oggi invece che vive in un contesto sempre più urbanizzato e industrializzato tende a considerare il territorio alla stregua di un luogo fisico da sostenere e difendere in nome di un legame fondato sul diritto di nascita o proprietà, dimenticando tutto ciò che invece lo unisce alla Grande Madre, la Natura, l’anima mundi di ogni territorio, dalla quale in realtà non è separato, ma semplicemente distinto.
La Forest Therapy è una pratica che si ispira allo Shirin-Yoku, l’arte giapponese dell’immersione nei boschi, e ci svela come ritrovare il contatto con la Natura, consentendoci inoltre di lavare via lo stress accumulato, rinforzare il sistema immunitario e favorire la resilienza.
Noi la proponiamo attravero passeggiate sensoriali nel Carso triestino e workshop esperienziali in aula che seguono come filo conduttore il calendario ciclico della Natura e quello delle festività umane.